Risalente al 600

Di fronte alla Chiesa del Carmine troviamo la Fontana del Mela, che risale al 1990 e sostituisce la precedente del XVIII secolo. Dirimpetto alla Chiesa del Carmine sull’altro lato della strada troviamo Palazzo Prodo, risalente al 600 e che venne rimaneggiato più volte. Si ricorda sopratutto in quanto Garibaldi ne fece il suo quartier generale nei giorni successivi il 20 luglio 1860. Oggi accoglie uffici e studi professionali.

Fascino settecentesco

Sulla via Giacomo Medici, da ammirare sono il palazzi privati del principe Bonaccorsi, della famiglia Catanzaro-Gemelli e dei Proto. Da scoprire è anche la Chiesa di San Giacomo, presenti all’interno, fra l’altro, dipinti del settecento, pregevoli marmi e stucchi, la statua del Santo, coro e pulpito in legno, l’altare maggiore intarsiato proveniente dal Duomo antico, la cripta sotto il presbiterio. Bella anche la facciata principale. È aperta principalmente durante le cerimonie o per eventi culturali. Accanto all’ingresso laterale della chiesa posto sulla via Medici, i resti di quella che fu la Chiesa delle Anime del purgatorio.

Tra mare e storia

Il duomo nuovo, raggiungibile attraverso la via Nino Ryolo, è una struttura moderna inaugurata nel 1951 e sono presenti varie opere provenienti dal Duomo antico, come la fonte battesimale; la statua in legno policromo del santo, è di Filippo Quattrocchi risalente al 1786. Il lungo mare Garibaldi è la passeggiata a mare: a ridosso del lungo mare è posta la Statua della libertà, la quale presenta delle similitudini con quella di New York. Si tratta di un monumento commemorativo dedicato ai garibaldini caduti durante la battaglia del 20 luglio 1860. Proseguendo la camminata al mare, alla fine, arrivati al rione marinaro Vaccarella, si arriva alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita dei primi decenni dei seicento.

Ai piedi della via Impallomeni

In Piazza Roma, posta ai piedi della via Impallomeni, dalla quale si accede alla parte alta della città, si trova il monumento ai milazzesi caduti per la patria, una statua in bronzo, realizzata da uno scultore palermitano, Nino Geraci, con ai lati due colonne sormontate da vittorie alate. All’angolo della piazza con la via Umberto I°, ammiriamo la Chiesa di Santa Caterina , piccola Chiesa costruita su un’antica costruzione di epoca bizantina. Il borgo antico rappresenta la parte della città ed il luogo dei primi insediamenti urbani al di fuori delle mura della cittadella fortificata.

Un’antica porta che dava adito alla città alta

Il quartiere spagnolo, i cui resti iniziano ad essere visibili salendo la via G.B. Impallomeni, permette di ammirare i resti di un’antica porta che dava adito alla città alta. Il quartiere fu voluto dal vicerè Marcantonio Colonna e venne realizzato alla fine del 500, come baluardo di difesa della città alta.

Sommità dell’antico Borgo

È possibile visitare la Chiesa di San Francesco di Paola, fondata tra il 1464 e il 1467. Oltre che la Chiesa di sant’Antonio, chiesa molto particolare, allestita in una grotta che veniva utilizzata anticamente come ricovero per il pescatori. Il culto per il Santo è molto sentito. Ad osservare tutta la cittadina alla sommità dell’antico Borgo è il Castello, le prime e rudimentali fortificazioni sono databili alla seconda età della pietra, furono gli arabi che diedero vita al primo nucleo, la parte più antica del castello. Successivamente i normanni e gli svevi edificarono nuove strutture, gli aragonesi ne adeguarono l’impianto difensivo ed infine gli spagnoli lo circondarono con la poderosa cinta muraria.